Cambridge Analytica ha raccolto informazioni personali da 87 milioni di utenti di Facebook. Come scoprire se i tuoi dati sono state condivisi da Cambridge Analytica.
I tuoi dati di Facebook sono stati condivisi con Cambridge Analytica? La società di ricerca politica ha raccolto le informazioni personali di circa 87 milioni di persone per colpire gli elettori americani, usando un quiz sulla personalità chiamato “This Is Your Digital Life” che ha raccolto i dati di Facebook di te e dei tuoi amici.
Il social network ha iniziato di recente a informare gli utenti a cui sono stati rubati le loro informazioni personali.
E per la prima volta si ha un’idea della dimensione dello scandalo anche in Italia: sarebbero coinvolte potenzialmente 214.134 persone, 57 delle quali hanno installato l’app this is your digital life.
Se non è stata visualizzata la richiesta nel feed delle notizie, è possibile verificare se i tuoi dati di Facebook sono stati condivisi con Cambridge Analytica effettuando l’accesso alla rete e visitando questa pagina della guida.
La sezione intitolata “Le mie informazioni sono state condivise?” Spiega se tu o i tuoi amici hanno mai effettuato l’accesso al quiz nefasto, anche se non nominerà quali amici hanno consegnato i tuoi dati all’app.
Mentre ci sei, prenditi il tempo per esaminare le altre app a cui hai concesso l’accesso al tuo account Facebook e disattiva quelle che non ti servono più.
Poi, sotto all’elenco delle app installate appare un altro menu di impostazioni di gestione delle app, dei plugin, dei giochi, delle notifiche e anche dell’accesso ai nostri dati dalle applicazioni usate dai nostri amici.
Il caso di Cambridge Analytica ha evidenziato quanto sia fondamentale tenere sotto controllo le app che si agganciano agli account dei nostri social media.
Durante l’ultimo anno, Facebook è stato ampiamente criticato, ad esempio, per diverse violazioni della privacy, tra cui l’influenza russa sulle elezioni americane, la sua gestione delle ”fake news,” la cancellazione di diversi profili pubblici o la diffusione di hate speech.
Inoltre, l’attenzione nei confronti della società è andata intensificandosi dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, con il crollo del valore delle sue azioni in borsa e la richiesta rivolta a Mark Zuckerberg di testimoniare davanti al Congresso questa settimana.