Rojadirecta risulta chiuso? bloccato? non raggiungibile? oscurato? Se visitate Rojadirecta vi da “pagina web non disponibile”? Ecco cosa è successo a Rojadirecta.
Rojadirecta era uno dei più famosi siti pirata che permetteva di vedere le partite di calcio in streaming gratuitamente. Ma non solo partite: Rojadirecta trasmetteva in diretta streaming tutti i tipi di eventi sportivi: tennis, basket, atletica, Formula 1, MotoGP e qualsiasi altro evento sportivo in tutto il mondo.
Per la prima volta un tribunale civile italiano blocca ogni tipo di accesso a un sito pirata. Infatti Paola Gandolfi, giudice del tribunale di Milano nel caso Mediaset-Rojadirecta, con la sentenza del 13 gennaio stabilisce che “l’ordine comprenda ogni attività di disabilitazione dell’accesso al sito internet in questione, sia ai DNS (Domain name system, ndr), sia agli indirizzi IP (Internet protocol, ndr) associati”. Già nel 2013 il portale era stato sequestrato per un esposto di Rti e Laga Calcio.
Ma stavolta la sentenza, per difendere i diritti degli editori dalla pirateria online, non si limita a chiudere il sito ma coinvolge il provider stesso, chiudendo in pratica “i rubinetti” che generano il flusso al portale illegale.
Mediaset ha comunicato che farà valere questa decisione anche presso le Autorità regolamentari “dove il tema del blocco degli IP è fondamentale per evitare che i provvedimenti del Garante possano essere facilmente aggirati” si legge in una nota.
“La Sezione Specializzata Impresa del Tribunale il 18 novembre 2015 aveva ordinato a un importante fornitore italiano di connessione internet di inibire a tutti i propri clienti l’accesso al dominio it.rojadirecta.eu, uno dei principali siti che viola sistematicamente il copyright delle gare di Serie A e Champions League”.
Il sito internet Rojadirecta doveva già bloccare i DNS e gli IP dopo la sentenza del 22 dicembre 2015, con la quale si obbligava uno dei fornitori del servizio (che creava il flusso su Rojadirecta) a cancellare dai DNS il sito stesso con l’aggiunta di una multa di 30.000 euro per ogni giorno di ritardo per la disattivazione dei DNS o ogni giorno in cui gli utenti riuscivano ad accedere al sito.
Il procedimento non è bastato, in quanto Rojadirecta utilizzava server e dns stranieri con conseguenza che il sito era ancora visibile agli occhi di tutti. Il Tribunale, per questo motivo, non era riuscito a risolvere il problema dello streaming pirata, fino a quando i magistrati hanno deciso di prendere in considerazione l’ennesima denuncia presentata dalla Mediaset e ha deciso ufficialmente di obbligare tutti i fornitori di connettività a bloccare in modo assoluto l’accesso al sito pirata.
Questa volta sarà difficile per Rojadirecta raggirare il blocco totale, una bruttissima notizia per gli amanti dello streaming illegale.