Roaming, addio ai sovrapprezzi in tutta Europa dal 15 giugno 2017. Il Parlamento Europeo approva l’abolizione del roaming.
Si parla di roaming dati ogni volta che si utilizza la rete di un operatore diverso dal proprio. Di solito quando si parla di roaming si fa riferimento al roaming estero: quando si va in un altro Paese, per poter fare telefonate o navigare su internet, è necessario appoggiarsi alla rete di uno degli operatori esteri. Questo è possibile perché tra gli operatori esistono accordi per l’utilizzo reciproco delle infrastrutture.
Fino a qualche anno fa i costi per il roaming quando si andava all’estero erano esorbitanti. Per non vedersi arrivare bollette astronomiche o vedersi prosciugare il credito della ricaricabile era necessario disattivare la connessione dati non appena si passava la frontiera.
Con 549 voti a favore, 50 astensioni e 27 voti contrari è arrivato il via libera e dal prossimo 15 giugno potremo dire addio ai sovrapprezzi del roaming che tanto ci hanno fatto spendere in questi anni.
A partire da quella data potremo telefonare, inviare SMS e collegarci a Internet quando ci troveremo all’estero, ovviamente in Europa, utilizzando il nostro piano telefonico attivo, senza temere di incappare in spiacevoli sovrapprezzi.
Guida Roaming Europa: tim vodafone wind tre
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Come funziona il roaming? Sarà davvero un roam like at home?
Partiamo dalla domanda più generica di tutte e precisiamo subito: nonostante si fatichi a crederci, è tutto vero e non sembrano esserci fregature. L’Unione Europea ha spinto moltissimo per il cosiddetto roam like at home (conosciuto anche come RLAH), ossia la condizione che permetterà a tutti i cittadini europei di spostarsi di paese in paese senza preoccuparsi troppo della propria tariffa: insomma, attraversare i confini nazionali sarà (quasi) indifferente nell’utilizzo dello smartphone.
Potrò usare l’opzione del mio operatore, chiamate, SMS e dati inclusi?
Sì, ogni utente continuerà ad utilizzare il proprio bundle quando si trova all’estero, attingendo da minuti, SMS e dati inclusi nel pacchetto con il proprio operatore.
Non ci sono limiti per chiamate ed SMS (vale a dire che se in Italia avete chiamate ed SMS illimitati, li avrete anche all’estero) ma c’è una restrizione sull’utilizzo dei dati (che vi spieghiamo nell’apposito punto che trovate sotto).
Quali sono le restrizioni sui dati per il roaming in UE?
Precisiamo subito che in linea di massima anche i dati sono inclusi, ma ci sono alcune limitazioni un po’ complesse che andiamo a spiegarvi di seguito.
In sostanza, le condizioni roam like at home permettono agli operatori esteri di applicare un sovrapprezzo se nel paese d’origine pagate 1 GB meno di 3,85€. Questa cifra si abbasserà a 3€/GB nel 2018 e a 2,25 GB nel 2019.
In ogni caso, è comunque previsto un certo numero di GB (più o meno abbondante) da utilizzare senza pagare nulla; semplicemente, sarà necessario pagare delle commissioni superata una certa soglia.
Questa clausola ci riguarda da vicino, poiché gli italiani sono tra i clienti che pagano meno per navigare da mobile, quindi facciamo ulteriore chiarezza.
La prima cosa da fare per scoprire se un operatore estero può applicare delle commissioni è calcolare se pagate meno di 3,85€ a GB (tasse escluse).
In Italia le aliquote sulla telefonia sono pari al 22%, quindi per iniziare dovete calcolare qual è il costo della vostra tariffa IVA esclusa: per farlo, potete affidarvi ad uno dei numerosi strumenti online adibiti allo scopo, come questo: Calcolo IVA
A questo punto, dovete dividere il costo totale per il numero di GB, per scoprire se pagate 1 GB più o meno di 3,85€. Supponiamo che la vostra tariffa da 8€ ogni 4 settimane abbia 3 GB inclusi; in questo caso, dovete calcolare:
6,56/3 = 2,04
In questo caso il risultato è 2,04, il che significa che non tutti i GB che avete nel vostro piano saranno disponibili all’estero. Al contrario, se il risultato fosse stato uguale o superiore a 3,85€, tutti i GB che avete inclusi nel bundle sarebbero stati disponibili anche all’estero.
Per sapere quanti GB saranno inclusi all’estero, dovete fare un altro calcolo, tenendo presente che il costo massimo all’ingrosso per 1 GB di traffico è pari a 7,7€. Questo prezzo si abbasserà nel corso dei prossimi anni: passerà a 6€/GB nel 2018, 4,5€/GB nel 2019, 3,5€/GB nel 2020, 3€/GB nel 2021 e 2,5GB/2022.
Per calcolare il numero minimo di GB che il vostro operatore deve offrirvi, dovete calcolare
(2*(CostoTariffaSenzaIVA / 7,7) = NumeroGBinRoaming
Tornando all’ipotetica opzione di cui dicevamo prima, se il costo senza IVA della vostra tariffa è di 6,56€, il calcolo da eseguire è:
(2*(6,56 / 7,7) = 1,62
In questo caso, quindi, il vostro operatore dovrà offrirvi almeno 1,62 GB all’estero. Dato che il tutto è un po’ complesso, riassumiamo ancora una volta i calcoli:
CostoTariffaIVAEsclusa) / NumeroGiga = X Se X < 3,85 (2*(CostoTuaTariffa/7,7) = NumeroGBInRoaming
Quali sono le regole di fair use per il roaming UE?
In linea generale, l’unica regola per rientrare nelle regole del corretto utilizzo del roaming, è sufficiente passare all’estero meno tempo di quanto si passa nel proprio paese natale.
Attualmente, insomma, non sembra esserci un numero di giorni massimo che è possibile trascorrere all’estero, l’importante è che non il tempo passato all’estero non sia superiore a quello passato in patria.
Nel caso in cui questa condizione non venga rispettata, l’operatore può contattare il cliente e chiedere spiegazioni, che dovranno essere fornite nel corso di 14 giorni. Nel caso in cui l’utente continui ad utilizzare il roaming, l’operatore potrà applicare i sovrapprezzi stabiliti, che sono elencati nel punto qui sotto.
Quali sono i sovrapprezzi applicabili per il roaming UE?
Precisiamo ancora una volta che i sovrapprezzi non vengono applicati di default, ma solo e soltanto nel caso in cui il cliente non rispetti le condizioni di corretto utilizzo (elencate nel punto superiore).
- Chiamate: 3,2 cent per minuto (+ tasse)
- SMS: 1 cent per SMS (+ tasse)
- Dati: 7,7€ per 1GB (+tasse)
Ricordiamo che il costo per ogni GB varierà nel corso dei prossimi anni, seguendo questo schema:
- 7,7€/GB (dal 15 giugno 2017)
- 6€/GB (dal 1 gennaio 2018)
- 4,5€/GB (dal 1 gennaio 2019)
- 3,5€/GB (dal 1 gennaio 2020)
- 3€/GB (dal 1 gennaio 2021)
- 2,5€/GB (dal 1 gennaio 2022)
Cosa dovrò fare per non pagare più il roaming in UE?
Nulla: tutti gli operatori dovrebbero automaticamente applicare l’azzeramento del roaming a partire dal 15 giugno 2017.
Nel caso in cui il vostro piano includa una tariffa per il roaming, il gestore sarà tenuto a contattarvi chiedendo se volete mantenerla o se preferite passare al roam like at home previsto dall’Unione Europea. Nel caso in cui non rispondiate, verrà automaticamente applicato il roam like at home.
Come farò a sapere che non pagherò più il roaming in UE?
Entro il 15 giugno, ogni operatore dovrà contattare i propri clienti comunicando loro l’azzeramento dei costi di roaming.
Salvo esplicita richiesta di mantenere la propria tariffa attuale, la tariffa per l’estero di default dovrebbe diventare per tutti la roam like at home.
Nel caso in cui il gestore non dovesse applicare in tempo la variazione e vi addebitasse dei costi, potete contestare la cifra pagata. Nel caso in cui l’operatore non volesse restituirvi quanto speso, dovrete rivolgervi all’autorità competente per il paese di riferimento (nel caso dell’Italia, l’AGCOM).
Il roaming varia a seconda dell’operatore?
No, tutti gli operatori dovranno azzerare i costi di roaming; non sono previste distinzioni da gestore a gestore (eccetto quel che potete leggere qui sotto a proposito delle deroghe)
Sono previste deroghe?
Non è prevista alcuna deroga che possa interessare i clienti dei quattro principali operatori italiani, Vodafone, TIM, Wind e 3.
I gestori possono chiedere un rinvio dell’azzeramento dei costi in roaming solo se questo cambiamento comporta perdite superiori al 3% del fatturato annuale; in tal caso, avranno altri 12 mesi di tempo per adeguarsi alla normativa.
Considerando anche le analisi statistiche effettuate dalla Commissione Europea, la maggior parte dei clienti passa davvero poco tempo all’estero (si parla di soli 2,2 giorni all’anno), quindi è molto improbabile che la tariffa roam like at home influisca sensibilmente sul fatturato annuale.
In ogni caso, ogni deroga dovrà essere concessa dall’autorità nazionale competente (nel nostro caso, l’AGCOM).
Ci saranno cambiamenti in Italia per quando si ricevono chiamate dall’estero?
No, le nuove normative riguardano solo e soltanto le tariffe relative a quando vi trovate all’estero. In caso di chiamate dall’estero verso l’Italia, non cambia nulla: se pagate uno scatto alla risposta, continuerete a pagarlo. Anche in caso di chiamate dall’Italia verso l’estero, vengono mantenute le stesse tariffe che pagate attualmente.
In quali paesi posso utilizzare il roaming gratuito?
In tutti i 28 paesi dell’Unione Europea, ossia: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Regno Unito.
Per gli altri paesi dalla European Economic Area (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) il roam like at home verrà introdotto poco dopo il 15 giugno.
Anche il Regno Unito? E la Brexit?
Attualmente il Regno Unito fa ancora parte a tutti gli effetti dell’Unione Europea, in quando il processo per la Brexit è appena iniziato e ci vorranno alcuni anni prima che venga concluso
Una volta conclusa la Brexit, la possibilità di navigare senza costi di roaming in terra inglese dipenderà probabilmente dagli accordi commerciali tra l’Unione Europea e il Regno Unito.