Migliaia di donatori anonimi stanno portando aiuti in Ucraina utilizzando Bitcoin, la criptovaluta più popolare. Più di 12 milioni di euro sono quelli già donati per aiutare il Paese ad affrontare l’invasione cui è sottoposto dalla Russia.
Le informazioni provengono da un report di Elliptic, azienda specializzata nell’analisi delle operazioni con tecnologia Blockchain. Le donazioni sarebbero rivolte sia al governo ucraino che a organizzazioni non governative e gruppi di volontari.
Nello specifico, sabato scorso il governo ucraino ha pubblicato un annuncio in cui annunciava di aver accettato donazioni in criptovalute, sia Bitcoin che Ethereum e USDT.
Il Ministero digitale dell’Ucraina ha riferito che l’importo delle donazioni ricevute andrà ad aiutare le forze armate, sebbene non abbia fornito maggiori dettagli su come verrà utilizzato il denaro ricevuto.
Milioni di donazioni anonime in Bitcoin
Tutti i destinatari (ministeri, ONG e volontari) hanno anche reso pubblicamente disponibili online i propri indirizzi e-wallet pubblici , in modo che chiunque possa donare in modo anonimo. Allo stesso modo è tutelata anche l’identità del percettore del reddito, che fornisce sicurezza ad entrambe le parti, oltre alla transazione stessa.
Finora le donazioni sono state più di 4.000, con una media di 85 euro ciascuna, anche se va notato che una di queste ha avuto un importo di 2,7 milioni di euro. Nel frattempo, alcune piattaforme di crowdfunding e trasferimento di denaro hanno annullato la possibilità di inviare pagamenti o entrate a gruppi che offrono aiuto o supporto all’esercito ucraino, quindi le criptovalute sono emerse come alternativa.
Ci sono state donazioni suddivise tra Bitcoin (56,4%), Ether (31,8%), stablecoin (10,9%) e “altro” (0,9%). Alcune persone stanno inviando token non fungibili (NFT) all’account Ethereum del governo e l’ONG ucraina Come Back Alive, che si concentra sull’aiuto ai soldati, ha ricevuto “diversi milioni di dollari” in criptovaluta.
L’account Patreon per Come Back Alive è stato sospeso la scorsa settimana dopo che Patreon ha deciso che era “in violazione delle nostre politiche” a causa di come sarebbero stati utilizzati i soldi raccolti.
La motivazione addotta da Patreon è che tale attività viola i regolamenti della piattaforma, che vietano il finanziamento di attività militari o il contributo di fondi finalizzati alle spese di armamento.
Marco Stella, è un Blogger Freelance, autore su Maidirelink.it, amante del web e di tutto ciò che lo circonda. Nella vita, è un fotografo ed in rete scrive soprattutto guide e tutorial sul mondo Pc windows, Smartphone, Giochi e curiosità dal web.