Il Group technical director dell’Udinese, Gianluca Nani, critica l’arbitraggio in occasione della partita contro l’Atalanta. Nani si lamenta per un gol annullato e per un rigore non concesso, sottolineando errori che ritiene ingiusti e determinanti per l’esito della partita.
Nani evidenzia un presunto fallo di mano di Hien non sanzionato dall’arbitro all’inizio della partita, sostenendo che avrebbe dovuto concedere un rigore. Inoltre, lamenta la presenza del medesimo arbitro che precedentemente aveva annullato un gol all’Udinese per un fuorigioco minimo.
Il dirigente pone l’accento sul merito dell’Atalanta, riconoscendo alla squadra avversaria la possibilità di competere per il titolo. Tuttavia, Nani ribadisce il valore della propria squadra e contesta le decisioni arbitrali che ritiene influenzare il risultato finale della partita.
Nani difende i propri giocatori, sottolineando la qualità del centravanti Lucca e di Davis. In particolare, Nani sostiene che il contatto di spalla non dovrebbe essere considerato fallo, difendendo l’operato dei propri atleti e la prestazione della squadra.
Il dirigente elogia la strategia di gioco adottata dal tecnico Kosta Runjaic, sottolineando l’importanza del bel gioco per raggiungere gli obiettivi prefissati. Nani riconosce la sconfitta della propria squadra per errori propri, ma sottolinea l’importanza degli episodi contestati che avrebbero potuto influenzare l’esito della partita.
Nani conclude citando un famoso sonetto di Trilussa, esprimendo la propria opinione in modo chiaro e assertivo. Il dirigente esprime la volontà di comunicare la realtà dei fatti con trasparenza e decisione, senza temere fraintendimenti.
In sintesi, le parole di Nani riflettono la delusione per le decisioni arbitrali e l’orgoglio per la prestazione della propria squadra, sottolineando l’importanza della correttezza e della trasparenza nel mondo del calcio.