Il **1° dicembre** segna una data importante per gli **appassionati di contenuti interattivi su Netflix**, poiché gran parte delle serie e dei film interattivi prodotti dalla piattaforma nel corso degli anni sono destinati a sparire. Netflix ha dato avvio a questa iniziativa nel 2017, con la speranza di trasformarla in un grande successo all’interno del proprio catalogo. Tuttavia, mentre alcune produzioni hanno ricevuto un’accoglienza positiva, altre sono passate inosservate e senza particolare clamore. Ora, con il ritiro di gran parte di questo contenuto, ci troviamo a riflettere su un’epoca che sta per concludersi.
Solo quattro titoli sopravvivranno
Nel corso degli anni, Netflix ha realizzato un totale di **24 titoli interattivi**. Di questi, la piattaforma ha confermato che **solo quattro di essi resteranno disponibili** nel catalogo. Tutti gli altri andranno persi, e al momento non ci saranno modalità per accedervi in futuro. Poiché non sono state realizzate edizioni fisiche e si tratta di contenuti esclusivi di Netflix, è probabile che vengano dimenticati, come accaduto in passato per altri materiali digitali.
Nonostante alcune di queste opere non abbiano lasciato un’impronta duratura, è giusto riconoscere che molte avevano trovato il proprio pubblico, in particolare tra i più giovani. Ad esempio, la versione interattiva di **Carmen Sandiego** ha affascinato i bambini, offrendogli un modo nuovo e coinvolgente per interagire con la ladra più famosa nel mondo dell’animazione e dei videogiochi. Anche la versione interattiva di **Bebè Jefazo** ha riscosso un buon successo, permettendo agli spettatori di accompagnare il personaggio in un’avventura esclusiva.
I titoli destinati a rimanere disponibili, almeno per il momento, sono: **Black Mirror: Bandersnatch**, **Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy contro il reverendo**, **Sopravvivere è la sfida: con Ranveer e Bear Grylls**, e **Sopravvivere è la sfida**. Considerando l’importante investimento effettuato da Netflix per realizzare questi programmi e contenuti, è logico che essi rimangano accessibili ancora per un po’. In particolare, è un’ottima notizia per gli utenti sapere che l’episodio interattivo di **Black Mirror** sarà disponibile, poiché ha rappresentato il primo approccio al formato interattivo per migliaia di persone. In quell’episodio memorabile, gli utenti si trovavano di fronte a un’avventura piena di terrore con molteplici finali possibili.
Un contesto da rimpiangere
Questa iniziativa si è rivelata davvero originale. Si trattava di riportare in **formato televisivo i libri “Scegli la tua avventura”**, utilizzando il telecomando per decidere le azioni del personaggio. Questo approccio permetteva di modificare lo sviluppo della trama e di portare gli spettatori verso percorsi e finali differenti. Nelle produzioni destinate ai bambini, il concetto era più semplice, ma in opere come **Bandersnatch**, ha colpito profondamente il pubblico, diventando rapidamente un tema di grande interesse al momento della sua uscita.
Con l’eliminazione di questa avventura nel formato interattivo, Netflix riconosce quello che potrebbe essere considerato un errore. Potrebbe essere andata diversamente, se solo avesse ricevuto un supporto maggiore. Tuttavia, è probabile che le **statistiche di ascolto** siano chiare e suggeriscano che questi contenuti non abbiano raggiunto la popolarità desiderata. La rimozione di ben **20 titoli** implica che tutto ciò che rientra nella categoria “Speciali interattivi” verrà rimosso, ad eccezione dei quattro titoli menzionati.
Tra i contenuti che scompariranno ci sono titoli noti come **Jurassic World: Campamento Cretácico Avventura Misteriosa**, **Scappa dall’Undertaker**, **Barbie Epic Road Trip**, e **Spirit: Cabalgando Libero – Cabalca con me**, tra gli altri. È curioso che un titolo come **Jurassic Park**, così popolare su Netflix, venga rimosso, mentre la scomparsa di **Scappa dall’Undertaker** è altrettanto sorprendente, considerando che nel 2025 la piattaforma inizierà le trasmissioni in diretta della WWE.
Le dichiarazioni di Netflix affermano che “**questa tecnologia ha svolto il suo compito**, ma ora limita la nostra capacità di concentrarci su altri sforzi tecnologici”. Sebbene questa affermazione possa sembrare comprensibile, resta comunque peculiare rimuovere contenuti già disponibili al pubblico.