Il modello Caivano e l’importanza della presenza istituzionale nelle periferie
Durante l’evento “Prima le idee, ritorno al futuro” promosso dal gruppo alla Camera dei deputati di Fratelli d’Italia ad Andria, il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, ha sottolineato l’importanza del modello Caivano e della necessità della presenza delle istituzioni nelle periferie. Secondo Abodi, il cambiamento avvenuto a Caivano è stato determinante grazie all’impegno e alla partecipazione di tutti. Si è passati dallo sdegno all’impegno, trasformando un luogo abbandonato in una fabbrica che non chiude mai.
Il contesto sociale di Caivano era caratterizzato da una normalizzazione che normale non era. Grazie alle azioni concrete del Governo e all’impegno nel mettere risorse a disposizione, si è cercato di sensibilizzare con bandi e progetti. I cento milioni a disposizione degli oratori sono stati utilizzati per migliorare le condizioni e oggi 1.200 bambini e adolescenti animano quel luogo, dimostrando che la strada intrapresa è quella giusta.
Abodi ha evidenziato anche la storia di Graziella Mansi, la bambina di 8 anni uccisa nel 2000, sottolineando l’importanza di far scontare la pena a coloro che commettono crimini così gravi. Non si può fare uno sconto a chi ha commesso un tale atto, è necessario garantire giustizia e rispetto alle vittime. L’impegno dello Stato deve essere costante e non limitarsi a parole di circostanza.
In conclusione, l’esempio di Caivano dimostra che con il giusto impegno e le risorse adeguate, è possibile trasformare un luogo abbandonato in un luogo di speranza e crescita. È fondamentale che le istituzioni siano presenti nelle periferie per garantire un futuro migliore per tutti i cittadini. Il modello Caivano può essere replicato in altre realtà, contribuendo a ridare dignità e speranza a luoghi che hanno bisogno di attenzione e sostegno.