**Fermiamo i social per gli under 16: Nuove regole per i baby influencer in Italia**
Recentemente, la senatrice **Lavinia Mennuni** del partito Fratelli d’Italia ha depositato al Senato un importante disegno di legge riguardante la **protezione dei minori nell’ambito digitale**. Questo documento, intitolato “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale”, si concentra in particolare sulla **presenza dei minori sui social network**, un argomento attualmente al centro di un acceso dibattito, con ben tre proposte di legge in esame presso il Parlamento.
**Regolamentazione della presenza dei minori sui social network**
Il principale tema di discussione verte sulla **regolamentazione dell’accesso ai social media per ragazzi di età inferiore ai 16 anni**. Il disegno di legge proposto da Mennuni si articola su due punti cardine fondamentali. Il primo riguarda l’**obbligo di ottenere il consenso dei genitori** affinché i giovani al di sotto dei 16 anni possano iscriversi a una piattaforma sociale. Ciò rappresenta un passo importante per garantire che le decisioni riguardanti la partecipazione online dei minori vengano prese nel loro interesse, evitando situazioni in cui i minori possano trovarsi esposti a contenuti inappropriati o dannosi.
Il secondo punto di interesse è la **regolamentazione dei baby influencer**. In particolare, i genitori di minori che guadagnano **più di 12.000 euro all’anno** attraverso i social media dovranno aprire un apposito conto corrente intestato ai figli. Questa misura è pensata per proteggere i minori e per garantire che i loro guadagni vengano gestiti in modo responsabile e trasparente.
**Tutela dei minori nei social media**
L’obiettivo principale di questo disegno di legge è quello di **tutelare i bambini**, spesso coinvolti in campagne pubblicitarie sin dalla tenera età di tre o quattro anni. Condizioni come queste pongono in risalto il rischio che i minori vengano sfruttati per promuovere prodotti e servizi destinati ad altri bambini, tramite le grandi piattaforme di condivisione video e social network. L’intervento normativo si propone di fermare questa tendenza, garantendo una maggiore protezione per le fasce più vulnerabili della popolazione.
In particolare, si stabilisce che, qualora i guadagni annuali superino i 12.000 euro, questi devono essere **deposti su un conto corrente intestato al minore**. È esplicitato che tali guadagni non possono essere utilizzati dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, eccetto in situazioni di emergenza e sempre con **autorizzazione della competente autorità giudiziaria minorile**. Questa misura è concepita per garantire che i risultati economici derivanti dall’attività del minore siano gestiti in modo responsabile, preservando i diritti del giovane influencer.
**Iniziative parallele e consenso politico**
A fianco dell’iniziativa di Fratelli d’Italia, il Movimento 5 Stelle ha annunciato che nel prossimo mese di giugno presenterà alla Camera una **proposta di legge simile**. Gilda Sportiello, firmataria della proposta, ha espresso l’urgenza di intervenire su questa problematica, citando in particolare i casi di profili social gestiti completamente dai genitori, senza il consenso dei figli. Questa realtà evidenzia la necessità di una maggiore protezione dei diritti digitali dei minori e stimola una riflessione su come questi debbano essere tutelati anche online.
In aggiunta, come riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos, è stata presentata un’altra proposta di legge da parte della deputata del Partito Democratico, **Marianna Madia**, la quale segue la medesima linea di intervento proposta da Mennuni. Queste iniziative indicano un chiaro segnale di consenso trasversale nel panorama politico italiano riguardo alla **questione della regolamentazione dei social media** e alla protezione dei minori.
**Conclusione: Verso un futuro più sicuro per i minori online**
Siamo dunque di fronte a un movimento corale che coinvolge diversi partiti italiani, tutti uniti nella volontà di stabilire regole chiare e definitive per la **regolamentazione dell’utilizzo dei social network da parte dei minori di 16 anni**. Questi cambiamenti legislativi, una volta attuati, potrebbero contribuire significativamente a migliorare la sicurezza e la tutela dei bambini e degli adolescenti nel mondo digitale, creando un ambiente online più protetto e rispettoso dei diritti fondamentali dei più giovani.
In un’epoca in cui la tecnologia è sempre più presente nella vita quotidiana delle famiglie, appare cruciale che il legislatore si faccia carico di tutelare le nuove generazioni, prevenendo abusi e garantendo che il loro diritto a una sana crescita personale e sociale non venga compromesso dalla pressione del mondo digitale.
**La nostra responsabilità collettiva** è quella di fare in modo che le esperienze digitali dei giovani siano tanto gratificanti quanto sicure, promuovendo un approccio responsabile e consapevole all’utilizzo dei social media.
Marco Stella, è un Blogger Freelance, autore su Maidirelink.it, amante del web e di tutto ciò che lo circonda. Nella vita, è un fotografo ed in rete scrive soprattutto guide e tutorial sul mondo Pc windows, Smartphone, Giochi e curiosità dal web.