La Norvegia e la Sospensione delle Estrazioni Minerarie Sottomarine: Un’Analisi Approfondita
A gennaio 2024, la Norvegia aveva avviato il processo di autorizzazione per le prime estrazioni minerarie sottomarine in una zona vasta quasi quanto l’Italia. Questa area si trova nell’Artico, esattamente tra le Svalbard e l’isola di Jan Mayen. L’intenzione era di concedere le prime licenze per lo sfruttamento dei fondali marini all’inizio del 2025. Tuttavia, a seguito di numerose pressioni da parte della comunità internazionale e degli esperti del settore, il governo norvegese ha deciso di bloccare l’emissione di licenze per tutto l’anno.
Le Preoccupazioni Ambientali e il Parere degli Esperti
Alice Eymard, Senior Manager Focal Point Ocean per il WWF Svizzera, ha sottolineato l’importanza di proteggere le profondità marine. La Eymard ha affermato:
"Le profondità marine rappresentano l’ultima frontiera inesplorata del nostro pianeta. Stiamo appena iniziando a scoprire quanto queste aree siano ricche di vita e quanto siano fondamentali per una serie di processi ecologici essenziali. Un oceano sano è cruciale anche nella lotta contro la crisi climatica. Tuttavia, la maggior parte delle profondità marine rimane ancora inesplorata. Non possiamo permettere che questa vasta area sconosciuta venga distrutta prima di comprenderne l’importanza!"
Questo richiamo alla responsabilità ambientale è fondamentale per sottolineare il delicato equilibrio tra sviluppo economico e protezione degli ecosistemi marini.
Cosa Sono le Estrazioni Minerarie Sottomarine?
Definizione e Obiettivi
L’estrazione mineraria dai fondali oceanici è il processo attraverso il quale si sfruttano le risorse naturali presenti negli oceani. Queste attività si concentrano principalmente sulla ricerca e l’estrazione di minerali come noduli di manganese, croste di cobalto e solfuri massicci.
Il Deep Sea Mining, come viene comunemente definito, rappresenta una fonte potenziale di risorse naturali, ma porta con sé una serie di implicazioni ecologiche e socioculturali negativi. Le tecniche di estrazione utilizzate possono alterare i fondali marini, distruggendo habitat cruciali per molte specie marine e causando effetti a catena nelle catene alimentari.
Impatto Ambientale delle Attività Estrattive
Le attività di Deep Sea Mining hanno dimostrato di avere effetti negativi significativi sull’ambiente marino. Alcuni dei problemi principali includono:
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Distruzione dell’Habitat: L’uso di tecnologie invasive per l’estrazione mina la stabilità dei fondali marini e distrugge habitat che sono vitali per il ciclo di vita di molte specie.
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Inquinamento dei Sedimenti: Le operazioni di estrazione sollevano sedimenti nel mare, che possono danneggiare le larve di pesci e altri organismi marini, rendendo difficile la loro sopravvivenza.
- Emissioni di Ossido di Carbonio: La logistica delle operazioni minerarie, incluso il trasporto e le attività estrattive, contribuisce all’emissione di gas serra, aggravando ulteriormente la crisi climatica.
Reazioni della Comunità Internazionale
Di fronte a queste preoccupazioni, il piano norvegese per lo sfruttamento dei fondali marini ha generato ampie reazioni negative a livello internazionale. La Commissione Europea ha espresso serie preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale che questa pratica potrebbe avere.
Inoltre, oltre 900 scienziati hanno sottolineato l’urgenza di fermare l’estrazione globale negli abissi, con il supporto di 119 parlamentari europei che hanno redatto una lettera indirizzata ai loro colleghi norvegesi. Anche il supporto di 32 stati, tra cui Canada, Francia e Germania, ha amplificato il messaggio contro la decisione della Norvegia.
La Reazione di Oslo e il Crollo della Startup Green Minerals
Fino a questo momento, Oslo ha continuato a perseguire le sue ambiziosi piani minerari. La startup Green Minerals, che puntava a ottenere le licenze per l’estrazione, disponeva anche del supporto governativo. Tuttavia, la sospensione delle licenze ha comportato un drastico crollo del 40% del valore di mercato di questa startup.
Prospettive Future per Green Minerals
Nonostante il blocco, l’azienda ha dichiarato di non prevedere ritardi significativi. La Green Minerals si aspetta di avviare la prima fase delle attività di extraction in mare profondo entro la fine del decennio. Tuttavia, rimangono serie questioni sul largo impatto ambientale delle operazioni di Deep Sea Mining.
Conclusione: Verso una Maggiore Trasparenza e Responsabilità
La tutela degli ecosistemi marini è diventata una questione cruciale nei dibattiti globali riguardanti lo sfruttamento delle risorse. È essenziale affrontare le incertezze legate alle attività di Deep Sea Mining con trasparenza e responsabilità. Solo così potremo sperare di evitare danni irreversibili agli ecosistemi marini, dimostrando al contempo che sviluppo e sostenibilità possono coesistere.
L’equilibrio tra progresso economico e protezione ambientale è non solo auspicabile, ma necessario per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Continuare a monitorare e valutare l’impatto di queste attività sarà essenziale per assicurare che le risorse marine vengano gestite in modo etico e responsabile.
Marco Stella, è un Blogger Freelance, autore su Maidirelink.it, amante del web e di tutto ciò che lo circonda. Nella vita, è un fotografo ed in rete scrive soprattutto guide e tutorial sul mondo Pc windows, Smartphone, Giochi e curiosità dal web.