Demistificare il Mito dell’Invecchiamento Precoce delle Batterie delle Auto Elettriche
In un contesto caratterizzato da un crescente interesse verso i veicoli elettrici, diversi miti circolano, alcuni assolutamente infondati e altri parzialmente veri, contribuendo a plasmare una percezione distorta dell’auto elettrica. Tra le preoccupazioni più diffuse c’è quella riguardante il precoce invecchiamento delle batterie, una questione che potrebbe influenzare negativamente il valore di rivendita di queste vetture sul mercato dell’usato.
Se questa problematica fosse verificata, potrebbe sorgere la necessità per i proprietari di automobili usate di affrontare spese significative per la sostituzione delle batterie, dato che batterie più vecchie tendono a degradare la loro efficienza, con conseguenze dirette sull’autonomia del veicolo. Tuttavia, per chiarire questa questione e dissipare i legittimi dubbi degli automobilisti, la società di consulenza P3 ha intrapreso uno studio approfondito.
Inizialmente, gli esperti di P3 hanno esaminato una flotta di 50 vetture elettriche, integrando poi i dati con quelli di altri 7.000 modelli a emissioni zero. L’obiettivo principale di questo studio è contrastare la disinformazione che circola in rete e talvolta trova spazio anche nei media generalisti, che non sempre trattano in modo specifico il settore automobilistico.
I Risultati dello Studio sulle Batterie Elettriche
Il fulcro dell’analisi realizzata da P3 è stato il parametro SoH (state of health), che rappresenta lo stato di salute delle batterie attraverso un Premium Test. In questo studio, il SoH viene definito esclusivamente come la capacità della batteria nel tempo. È importante notare che, essendo un parametro non standardizzato, i risultati possono variare notevolmente in base ai metodi adottati in diverse ricerche. Pertanto, il SoH calcolato da P3 è il rapporto tra la capacità misurata alla fine delle prove e quella iniziale della batteria stessa, considerata al 100% della sua capacità.
Oltre all’usura naturale dovuta all’uso su strada, è anche fondamentale considerare l’invecchiamento fisiologico delle batterie. Questo fenomeno dipende dalla modifica chimica delle celle nel tempo, che avviene anche in assenza di un’utilizzo intensivo. Si parla quindi di un degrado naturale che influisce sulle prestazioni e sulla capacità di immagazzinare energia, colpendo anche le batterie di veicoli poco utilizzati.
Lo studio ha preso in esame oltre 7.000 veicoli elettrici, tra cui alcuni con percorrenze superiori ai 300.000 chilometri, un ragguardevole campione che offre un quadro dettagliato dello stato di usura delle batterie. I dati raccolti hanno portato a conclusioni sorprendenti.
Analisi dei Dati Rivelatori
Secondo i risultati, nei primi 30.000 chilometri si osserva una significativa perdita di capacità, con il SoH che scende dal 100% al 95% in un lasso di tempo relativamente breve. Tuttavia, questo processo di degradazione non continua con la stessa intensità; anzi, tende a stabilizzarsi con l’aumentare dell’uso. Il valore SoH raggiunge infatti il 90% dopo 100.000 chilometri.
Tra i 200.000 e 300.000 chilometri, la diminuzione della capacità si mantiene su valori relativamente stabili, attestandosi intorno all’87%. Questi risultati, a ben vedere, superano le stime fornite dalla maggior parte dei produttori, i quali spesso prevedono che le batterie delle auto elettriche scendano al 70 o 80% della loro efficienza originale in un arco di tempo limitato.
Anche tenendo in considerazione i margini di errore e le variabili intrinseche dei test, possiamo affermare con un buon grado di certezza che l’usura delle batterie non rappresenta un problema significativo per le auto elettriche nel loro utilizzo quotidiano. Infatti, considerando gli altri tipi di chilometraggi, la perdita di efficienza delle batterie appare non più rilevante di quanto lo sia il normale deterioramento di componenti meccanici e di altre parti di qualsiasi automobile.
Conclusione: La Realtà del Mercato delle Auto Elettriche
Alla luce di queste evidenze, è evidente che il timore per l’invecchiamento precoce delle batterie delle auto elettriche è esagerato. Sembrano ben lontane dal rappresentare un ostacolo di sostanza nel mercato dell’usato, garantendo ai proprietari delle elettriche una stabilità nella loro esperienza di guida e una maggiore tranquillità anche in ottica di rivendita. La vera sfida risiede invece nella formazione del consumatore e nella trasparenza delle informazioni fornite dal settore automobilistico, affinché i fattori positivi legati alle auto elettriche possano emergere e superare le voci fuorvianti che circolano nel dibattito pubblico.