La vicenda di Roberto De Zerbi sulla panchina dell’Olympique Marsiglia è iniziata con grandi speranze, ma il secondo ko casalingo in campionato con l’Auxerre (1-3) dopo quello con il PSG (0-3) ha acceso i riflettori sull’ambiente. Il tecnico italiano, visibilmente arrabbiato, ha inviato un messaggio chiaro ai giocatori e alla società: “Se il problema sono io, sono pronto a partire”, ha dichiarato nella notte dopo la sconfitta al Velodrome. “Vengo dalla strada, sono diretto, non parlo solo per parlare. L’ho detto a Medhi Benatia (consulente sportivo) e a Pablo Longoria (presidente dell’OM): se sono io il problema, sono pronto ad andare. Lascio i soldi e restituisco il mio contratto”.
“È l’allenatore giusto. I giocatori devono dare le risposte”, ha risposto un membro della direzione del club. “Sono venuto a Marsiglia per il Velodrome, per giocare al Velodrome. Non riesco a far sì che i giocatori diano qui quello che vedo in allenamento e fuori. Quindi è colpa mia, è responsabilità mia”, ha proseguito De Zerbi.
Intervistato poco dopo in zona mista, il capitano marsigliese Leonardo Balerdi ha difeso l’allenatore. “Il problema è il coach? No, non è lui. Siamo noi giocatori che dobbiamo prendere le nostre responsabilità. Lui si impegna e dà il cuore, noi dobbiamo mettere di più per girare la pagina”, ha affermato il difensore argentino.
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