**Il Potere delle Parole nel Dibattito sul Cambiamento Climatico**
Le **parole** rivestono un ruolo cruciale nella **comunicazione efficace**, soprattutto in un contesto epocale come quello attuale, caratterizzato da sfide ambientali senza precedenti. **Nel dibattito pubblico sul cambiamento climatico**, una serie di termini e concetti vengono frequentemente elusi o attenuati, generando veri “tabù” linguistici che compromettono la chiarezza del messaggio.
Questa scelta, sia essa consapevole o meno, potrebbe limitare il dibattito o persino indebolire l’impatto delle **messaggi ambientali**. Con l’avvicinarsi della **COP29**, in programma dall’11 al 22 novembre 2024 a Baku, Azerbaijan, si fa sempre più urgente **affrontare la crisi climatica con politiche concrete e azioni collettive**.
In questo contesto, un gruppo di esperti ha dedicato tempo ad analizzare come l’assenza o l’utilizzo di termini specifici riflettono le intricate dinamiche del cambiamento climatico. Per facilitare la comprensione, hanno anche sviluppato un glossario dei concetti chiave frequentemente utilizzati nei discorsi riguardanti il clima e l’ambiente.
**Il Peso delle Parole nella Comunicazione Ambientale**
Gli esperti concordano sul fatto che i termini impiegati per descrivere la crisi climatica non sono meri tecnicismi, ma portano con sé un **significato sociale ed emotivo** profondo. Le parole scelte possono elevare la consapevolezza e catalizzare il cambiamento. È essenziale fornire agli individui una comprensione accurata e un uso appropriato di questi termini, poiché questo è di **fondamentale importanza per facilitare il dialogo e comunicare informazioni in modo chiaro**.
Ad esempio, termini come “**combustibili fossili**” e “**eliminazione graduale**” sono stati oggetto di discussione. “Combustibili fossili” non è stato pronunciato per ben 28 anni nelle conferenze sul clima fino alla COP26, mentre solo alla **COP28** ci si è interrogati sulla necessità di “allontanarsi” da tali risorse. Quest’ultima espressione, “eliminazione graduale”, non riesce a catturare l’urgenza necessaria per una transizione rapida verso fonti di energia rinnovabili.
Altri termini rimangono ambigui e hanno subito un’accurata analisi. Di seguito è presentata una lista dei termini chiave utilizzati nel discorso climatico.
**Lista del Linguaggio Climatico**
In questa sezione, presentiamo una lista di terminologie del linguaggio climatico elaborate da esperti linguistici, seguita dal glossario per una comprensione approfondita dei discorsi sul clima.
**1. UNABATED**
Il termine “unabated” si traduce come “**non ridotto**” o “**non attenuato**”, ed è spesso associato ai combustibili fossili che vengono utilizzati senza l’implementazione di misure di riduzione delle emissioni di gas serra, come i sistemi di **cattura del carbonio (CCS)**. In sostanza, i gas serra vengono liberati direttamente nell’ambiente, contribuendo al riscaldamento globale.
**2. ABATED**
Contrariamente a “unabated”, “abated” significa “**ridotto**” o “**attenuato**”. Nel contesto climatico, indica l’uso di combustibili fossili che è accompagnato da tecnologie di CCS, permettendo la cattura di alcune emissioni. Tuttavia, non esiste un accordo universale su quale frazione di emissioni debba essere trattenuta affinché un combustibile possa essere considerato “abated”.
**3. PHASE OUT**
Il termine “**phase out**” si traduce come “**eliminazione graduale**” e viene utilizzato per esprimere l’intento di eliminare definitivamente l’uso dei combustibili fossili, seppur gradualmente nel tempo.
**4. PHASE DOWN**
“**Phase down**” significa “**riduzione graduale**”. A differenza di “phase out”, questo termine è meno impattante e non implica la completa eliminazione dei combustibili fossili, presentando una strategia che consente solo una diminuzione progressiva.
**5. GEOENGINEERING**
La “geoengineering” si riferisce a tecnologie progettate per modificare il clima della Terra su larga scala, al fine di ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Questi metodi includono tecniche come l’iniezione di aerosol nell’atmosfera per riflettere la luce solare. Tuttavia, la **COP28** ha visto forti discussioni su queste tecnologie, con preoccupazioni che possano distogliere l’attenzione dalla necessità di ridurre le emissioni di gas serra.
**Strategie di Comunicazione Efficace per il Cambiamento Climatico**
Mentre emergono nuove formulazioni più urgenti per affrontare la transizione energetica, è vitale che le parole scelte dai leader politici trasmettano l’urgenza necessaria. Termini come “**sostituzione**” legano l’espansione delle energie rinnovabili all’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Spesso accompagnati da avverbi come “**rapidamente**” e “**entro questo decennio**”, questi termini enfatizzano la necessità di azioni immediate.
**Comprensione dei Discorso Mediatica e Ufficiali**
Per snellire la complessità del linguaggio impiegato nei documenti ufficiali e nei media, è cruciale possedere una base di conoscenze sui termini più comuni utilizzati. Molti acronimi e concetti specifici risultano ostici per il pubblico generale, motivo per cui è fondamentale creare un glossario che renda accessibili le informazioni più rilevanti.
**Glossario dei Termini Chiave del Cambiamento Climatico**
**1. COP – Conferenza delle Parti**
La **COP** è l’incontro annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), dove si discutono impegni climatici e nuove strategie globali.
**2. UNFCCC – Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici**
Firmata nel 1992, la **UNFCCC** stabilisce le basi legali e politiche per la cooperazione internazionale contro il cambiamento climatico.
**3. GCF – Fondo Verde per il Clima**
Creato nel 2010, il **GCF** è il principale strumento finanziario per sostenere i paesi in via di sviluppo nel conseguimento dei loro obiettivi climatici.
**4. Loss and Damage Fund**
Introdotto durante la **COP28** di Dubai, il **Fondo per le Perdite e i Danni** ha l’obiettivo di sostegnere i paesi più vulnerabili contro i danni causati dal cambiamento climatico.
**5. BTR – Rapporto Biennale sulla Trasparenza**
Il **BTR** offre una rappresentazione dettagliata del progresso di ogni paese nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici.
**6. Accordo di Parigi**
Firmato nel 2015, l’**Accordo di Parigi** mira a mantenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2°C.
**7. NDC – Contributi Nazionali Determinati**
Gli **NDC** sono piani climatici nazionali da aggiornare ogni cinque anni per ridurre le emissioni.
**8. Global Stocktake**
Il **Global Stocktake** valuta i progressi verso gli obiettivi climatici globali stabiliti nell’Accordo di Parigi.
**9. Emissioni Nette Zero**
L’obiettivo di **emissioni nette zero** è cruciale per limitare l’aumento delle temperature globali a non più di 1,5°C entro il 2050.
**10. Mitigazione e Adattamento**
La **mitigazione** mira a ridurre le emissioni di gas serra, mentre l’**adattamento** riguarda l’adeguamento agli effetti già inevitabili del cambiamento climatico.
**11. Cattura e Stoccaggio del Carbonio (CCS)**
Il **CCS** è una tecnologia emergente per sequestrare il carbonio emesso dai processi industriali, una componente fondamentale per raggiungere obiettivi di emissioni nette zero.
In conclusione, l’utilizzo di un linguaggio chiaro e privo di eufemismi è vitale per aiutarci a comprendere l’effettiva gravità della crisi climatica e spingere per un cambiamento urgente. La realizzazione di glossari specifici non solo facilita la comprensione del pubblico, ma rende anche accessibile il complesso tema del cambiamento climatico, contribuendo a creare una consapevolezza collettiva che può tradursi in azioni significative.